𝐋𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝟎𝟐.𝟎𝟔.𝟐𝟎𝟐𝟏

DOMANDA: Può dubitarsi della legittimità costituzionale del c.d. “blocco degli sfratti” previsto dalla normativa emergenziale connessa alla crisi pandemica da Covid19 ?

RISPOSTA: Il c.d. “blocco degli sfratti”, già disposto dall’art. 103, comma 6, del D.L. n. 18/2020 (Misure di potenziamento del Servizio Sanitario e di sostegno connesse alla emergenza da Covid 19) fino al 31.12.2020, è stato prorogato fino al 30.6.2021 dall’art. 13, comma 13, del D.L. n. 183/2020.

Con ordinanza del 24.4.2021 il Tribunale ordinario di Trieste, sezione Civile, ha sollevato questione di legittimità costituzionale ai sensi dell’art. 23 della L. n. 87/1953 del c.d. “blocco degli sfratti”.

In particolare, la predetta moratoria ha posto dubbi di compatibilità con gli artt. 3, 24, 42, 47, 77 e 117 della Costituzione, nella misura in cui non si fa distinzione temporale in ordine alla causa della morosità che potrebbe essere anche essersi verificata prima dell’emergenza pandemica ed indipendentemente da essa ed opera automaticamente senza alcuna verifica in concreto delle difficoltà finanziarie o economiche sopravvenute in capo al conduttore. E’ stata poi sottolineata la disparità di trattamento in quanto, per un verso, le disposizioni di legge non distinguono tra situazioni obiettive ed impreviste che rendano insostenibile il pagamento dei canoni e situazioni derivanti dalla libera scelta, ancorché illecita, dell’occupante dell’immobile che non corrisponde il canone. Oltre ad assegnare irragionevolmente ed indebitamente lo stesso trattamento ad occupanti posti in situazioni diverse, si è sostenuto che risulta aggravata la posizione del proprietario, quasi che egli non dovesse subire gli effetti della pandemia, subendo un danno rilevante per la sospensione dell’esecuzione del rilascio, quali che siano la condizione e l’atteggiamento dell’occupante, mentre alcuna considerazione viene riservata alle condizioni economico – reddituali del locatore.