𝐋𝐚 𝐩𝐢𝐥𝐥𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟏𝟗.𝟏𝟐.𝟐𝟎𝟐𝟑: Il principio di ‘regolarizzazione’ delle attività sottoposte a un regime di diritto amministrativo

Il principio di ‘regolarizzazione’ delle attività sottoposte a un regime di diritto amministrativo

a cura del cons. Luca Cestaro

#regolarizzazione #attività #parità #scolastica

T.A.R. del Lazio (Roma) Sez. III st., Sentenza n. 10825 del 27.06.2023

In una fattispecie in tema di revoca (cd. sanzionatoria) della cd. parità scolastica, il T.A.R. capitolino afferma l’illegittimità del provvedimento per non essere stato preceduto da una diffida volta a consentite la sanatoria delle irregolarità che avevano condotto all’adozione del provvedimento.

Il Collegio afferma che “la concessione del beneficio della regolarizzazione: (i) risponde alla necessità di evitare che vengano meno realtà scolastiche su cui comunque l’amministrazione ha già in precedenza esercitato funzioni amministrative concedendo l’accreditamento; (ii) applica i principi di proporzionalità, di libertà di insegnamento (art. 33 Cost.) e di libera iniziativa economica (art. 41 Cost.); (iii) consente di rispondere alla domanda di istruzione che viene dalla società e che non sempre trova riscontro nelle esistente strutture pubbliche o private”.

L’agire amministrativo deve essere improntato all’“applicazione avanzata” del principio della fiducia e del principio del risultato; in tale ottica, è necessario concedere al soggetto titolare di un provvedimento ampliativo di regolarizzare la propria posizione onde evitare che sia eliminata dal mercato – con pregiudizio per l’utenza (in questo caso, gli allievi) e, quindi, per l’interesse pubblico generale – un’attività potenzialmente idonea (i.e. una volta sanate le irregolarità).

Tali principi, declinati dalla Sentenza con riferimento alla fattispecie della (revoca della) parità scolastica, assumono una valenza generale, essendo applicabili a ogni settore del diritto amministrativo (v., ad esempio, per il settore dei contratti pubblici, gli artt. 1 e 2 del ‘nuovo’ codice adottato con d.lgs. n. 36/2023 che, appunto, fanno espresso riferimento ai principi del risultato e della fiducia).