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Condizioni dellโ€™azione: la vicinitas non basta

a cura del Cons. Luca Cestaro

#interesse #ricorso #processo #amministrativo #plenaria #vicinitas

Consiglio di Stato, Ad. Plen., Sent. n. 22 del 9.12.2021

1 – La questione

Lโ€™Adunanza plenaria era chiamata a pronunciarsi sulla questione della possibilitร  di impugnazione del titolo edilizio da parte del vicino e sulla sufficienza o meno della mera vicinanza per radicare lโ€™interesse al ricorso.

Difatti, con Sentenza non definitiva n.759/2021, il C.G.A. rimetteva allโ€™Adunanza plenaria le seguenti questioni: โ€œa) se laย vicinitas, sulla base dellโ€™orientamento maggioritario โ€ฆ, รจ di per sรฉ idonea non solo a legittimare lโ€™impugnazione di singoli titoli edilizi, ma a evidenziare il profilo dellโ€™interesse allโ€™impugnazione;

b) se, viceversa, laย vicinitasย รจ idonea a dimostrare la sola condizione della legittimazione a ricorrere, e per lโ€™effetto รจ necessario che il ricorrente dimostri lo specifico pregiudizio che lโ€™iniziativa edilizia (posta in essere in violazione delle regole di settore) gli provoca;

c) in questo secondo caso (ai fini di un completo discernimento della questione), se tale dimostrazione deve essere sempre resa o solo nellโ€™evenienza che laย vicinitasย non renda evidente lo specificoย vulnusย patito dal ricorrente;

d) nel caso in cui lโ€™Adunanza plenaria aderisca allโ€™impostazione di cui ai punti b) o c) come si debba apprezzare lโ€™interesse ad agire nelle cause in cui si lamenta una violazione delle distanze (fra costruzioni) imposte dalla legge urbanistica:

– se il solo interesse deducibile sia la lesione della distanza tra lโ€™immobile del ricorrente e quello confinante, o anche la lesione della distanza tra lโ€™immobile confinante e una terza costruzione, non confinate con quella del ricorrente, o, in termini piรน generali, se rilevino anche le distanze fra due immobili di cui nessuno confinante ma comunque nel raggio visivo del ricorrente legittimato ad agire sulla base del requisito dellaย vicinitas;

– se, a tal fine, rilevi la conseguenza evincibile di detta violazione, in termini di demolizione dellโ€™intera opera del vicino, indipendentemente dal luogo interessato dalla violazione dedottaโ€.

Occorre, quindi, che la Plenaria chiarisca se, per impugnare i titoli edilizi altrui, il requisito dellaย vicinitas, inteso quale stabile collegamento tra il ricorrente e lโ€™area dove si trova il bene oggetto del titolo in contestazione, sia sufficiente a fondare insieme la legittimazione ad agire e lโ€™interesse al ricorso, quali condizioni dellโ€™azione di annullamento.

2 – La qualificazione della posizione giuridica del vicino e la legittimazione

Il vicino รจ titolare di un interesse, oppositivo, a impedire o comunque a contrastare un atto ampliativo della sfera di altri soggetti.

Tale posizione giuridica โ€œcostituisce una delle tre principali figure piรน comunemente discusse nello studio della legittimazione al ricorso nel processo amministrativo, per differenziare la posizione dei soggetti legittimati da quella della generalitร  dei consociatiโ€.

In simili casi, di norma, il procedimento e il provvedimento non contemplano il soggetto terzo (i.e.: il vicino), e ciรฒ rende problematico stabilire se lโ€™interesse di costui a contrastare un atto ampliativo della sfera altrui sia effettivamente โ€œqualificato e differenziato, rispetto allโ€™interesse della generalitร , e in base a quali criteriโ€.

In merito, il Supremo Consesso chiarisce che – poichรฉ le norme che regolano il potere non menzionano espressamente tutti gli interessi privati โ€œqualificabili come legittimiโ€ – รจ necessario enucleare i profili di differenziazione dellโ€™interesse del soggetto rispetto agli interessi di fatto o semplici che non sono idonei a radicare lโ€™interesse a ricorrere; la vicinitas รจ, in questi termini, un criterio residuale nella misura in cui non sono applicabili quelli fondati sulla dinamica procedimentale (i.e.: partecipazione al procedimento effettiva o potenziale) e sullโ€™evidenza provvedimentale (i.e.: menzione del soggetto nel provvedimento).

Sul piano della ricostruzione storica, il Collegio rammenta che il criterio della vicinitas รจ emerso nella risalente giurisprudenza del Consiglio di Stato che, aveva interpretato restrittivamente lโ€™art. 10 co. 9 della L. 765/1967 (cd. legge ponte, la norma aveva novellato lโ€™art. 31 della L. 1150/1942). Tale disposizione prevedeva, testualmente, che โ€œchiunqueโ€ potesse โ€œricorrere contro il rilascio della licenza edilizia in quanto in contrasto con le disposizioni di leggi o dei regolamenti o con le prescrizioni di piano regolatore generale e dei piani particolareggiati di esecuzioneโ€; ciononostante, la giurisprudenza aveva escluso la configurabilitร  di unโ€™azione popolare richiedendo, appunto, un qualche radicamento dei ricorrenti – quanto a interessi di vita e a rapporti sociali – nellโ€™area dove si era autorizzato lโ€™intervento edilizio (Ad. Plen. n. 23/1977).

3 – I due orientamenti

Per un primo orientamento, la vicinitas รจ di per sรฉ idonea a radicare tanto la legittimazione quanto lโ€™interesse a ricorrere. Per un secondo orientamento, l’interesse al ricorso del vicino contro i provvedimenti ampliativi della posizione giuridica dei terzi in materia urbanistico/edilizia presuppone, altresรฌ, l’allegazione e la dimostrazione di un concreto pregiudizio che quel provvedimento reca alle facoltร  dominicali del ricorrente.

La Plenaria, quindi, effettua un interessante passaggio circa la tendenza allโ€™espansione dellโ€™area della legittimazione al ricorso (ad es. quanto alla legittimazione a ricorrere di alcune AA.I.I.) ponendola in relazione alla โ€œcrisiโ€ dei controlli amministrativi, alle crescenti limitazioni allโ€™autotutela, allโ€™inefficacia dei ricorsi amministrativi e allโ€™assenza di altri validi rimedi alternativi.

4 – La necessarietร  dellโ€™interesse al ricorso

Lโ€™elaborazione piรน interessante รจ, peraltro, dedicata allโ€™interesse al ricorso di cui si riafferma lโ€™autonomo rilievo; la valutazione circa la sussistenza della legittimazione al ricorso non assorbe,q uindi, quella relativa allโ€™esistenza dellโ€™interesse al ricorso.

Il fondamento della nozione di interesse al ricorso รจ โ€œrinvenuto, come noto, nellโ€™art. 100 c.p.c., applicabile al processo amministrativo in virtรน del rinvio esterno di cui allโ€™art. 39 c.p.a., ed รจ caratterizzato dalla prospettazione di una lesione concreta ed attuale della sfera giuridica del ricorrente e dall’effettiva utilitร  che potrebbe derivare a quest’ultimo dall’eventuale annullamento dell’atto impugnatoโ€.

Lโ€™interesse al ricorso, del resto, fonda la concezione soggettiva del processo amministrativo e costituisce uno strumento di selezione degli interessi meritevoli di tutela, impedendo la presentazione di ricorsi di tipo โ€œemulativoโ€.

Sulla base degli elementi desumibili dal ricorso, quindi, รจ necessario verificare che ยซla situazione giuridica soggettiva affermata possa aver subito una lesioneยป (ma non anche che โ€œabbia subitoโ€ una lesione, poichรฉ questo secondo accertamento attiene al merito della lite).

5 – Lโ€™utilitร  connessa agli effetti negativi dellโ€™intervento edilizio autorizzato

Lโ€™utilitร  dellโ€™annullamento dellโ€™atto impugnato deve, allora, consistere nel venir meno (per la rimozione del relativo titolo edilizio) di un possibile deprezzamento del proprio immobile o (al venir meno) della compromissione dei beni della salute o dellโ€™ambiente.

Conseguentemente, al fine di radicare lโ€™interesse al ricorso, rileveranno gli effetti nocivi dellโ€™intervento edilizio quali: la diminuzione di aria, luce, visuale o panorama; la menomazione di valori urbanistici; le degradazioni dellโ€™ambiente in conseguenza dellโ€™aumentato carico urbanistico in termini di riduzione dei servizi pubblici, sovraffollamento, aumento del traffico.

Correlativamente, afferma la Plenaria, lโ€™interesse ad agire dovrebbe essere escluso nel caso in cui il titolo edilizio impugnato sia affetto da vizi solo procedurali โ€œsicuramente emendabiliโ€ o qualora il titolo edilizio sia decaduto per decorrenza dei relativi termini.

In merito a questโ€™ultimo passaggio, sia consentito a chi scrive dubitare della sua utilitร  operativa in quanto si costringe il giudice a effettuare una valutazione โ€œdi meritoโ€ sul tipo di vizio (formale o meno, emendabile o meno) che mal si concilia con lโ€™emanazione di una pronuncia in rito e che appare eccentrica rispetto a una valutazione che deve incentrarsi sulla concreta utilitร  dellโ€™annullamento; invero, lโ€™annullamento del titolo edilizio per vizi formali non implica che il titolo debba essere riemanato dalla P.A. con la conseguenza che lโ€™utilitร  del ricorso potrebbe non venir meno in forza della natura formale dei vizi alla base dellโ€™annullamento.

Quanto alla questione della decadenza, invece, occorre notare che il giudice dovrebbe emanare una pronuncia in rito con un contenuto di accertamento circa lโ€™intervenuta maturazione dei termini di decadenza.

6 โ€“ La vicinitas non basta

La vicinitas, conclude la Plenaria, non รจ da sola sufficiente a radicare lโ€™interesse al ricorso.

Difatti, al fine di enucleare lโ€™interesse al ricorso, da un lato, non รจ sufficiente la verifica della legittimazione, intesa quale affermazione della titolaritร  di una situazione giuridica che si assume di voler tutelare e, dallโ€™altro, occorre appurare la sussistenza di unโ€™utilitร  dellโ€™impugnazione consistente nella potenziale rimozione di uno specifico pregiudizio – connesso al titolo edilizio di cui si chiede lโ€™annullamento โ€“ alle facoltร  dominicali del ricorrente.

Sul piano processuale, il Collegio precisa, inoltre, che lโ€™interesse al ricorso puรฒ essere ricavato – anche officiosamente nel rispetto dellโ€™art. 73 co. 3 c.p.a. – dalle allegazioni recate nel ricorso โ€œsuscettibili di essere precisate e comprovateโ€ in caso di contestazioni.

7 โ€“ I principi di diritto e la questione delle distanze

Lโ€™Adunanza plenaria chiarisce, conclusivamente, che:

ยซa) Nei casi di impugnazione di un titolo autorizzatorio edilizio, riaffermata la distinzione e lโ€™autonomia tra la legittimazione e lโ€™interesse al ricorso quali condizioni dellโ€™azione, รจ necessario che il giudice accerti, anche dโ€™ufficio, la sussistenza di entrambi e non puรฒ affermarsi che il criterio dellaย vicinitas, quale elemento di individuazione della legittimazione, valga da solo ed in automatico a dimostrare la sussistenza dellโ€™interesse al ricorso, che va inteso come specifico pregiudizio derivante dallโ€™atto impugnato;

b) Lโ€™interesse al ricorso correlato allo specifico pregiudizio derivante dallโ€™intervento previsto dal titolo autorizzatorio edilizio che si assume illegittimo puรฒ comunque ricavarsi dallโ€™insieme delle allegazioni racchiuse nel ricorso;

c) Lโ€™interesse al ricorso รจ suscettibile di essere precisato e comprovato dal ricorrente nel corso del processo, laddove il pregiudizio fosse posto in dubbio dalle controparti o la questione rilevata dโ€™ufficio dal giudicante, nel rispetto dellโ€™art. 73, comma 3, c.p.a.ยป.

Lโ€™ultima precisazione รจ relativa al โ€œsottotemaโ€ della legittimazione nei casi in cui si lamenti la violazione della disciplina in tema di distanze: in materia, non rileva solo la violazione delle distanze nei diretti confronti della proprietร  del ricorrente, ma puรฒ rilevare anche la loro violazione rispetto a un edificio di un terzo purchรฉ dalla realizzazione del nuovo fabbricato derivi un pregiudizio al ricorrente medesimo. Questo il principio affermato in merito: ยซโ€œd) Nelle cause in cui si lamenti lโ€™illegittimitร  del titolo autorizzatorio edilizio per contrasto con le norme sulle distanze tra le costruzioni imposte da leggi, regolamenti o strumenti urbanistici, non solo la violazione della distanza legale con lโ€™immobile confinante con quello del ricorrente, ma anche quella tra detto immobile e una terza costruzione puรฒ essere rilevante ai fini dellโ€™accertamento dellโ€™interesse al ricorso, tutte le volte in cui da tale violazione possa discendere con lโ€™annullamento del titolo edilizio un effetto di ripristino concretamente utile, per il ricorrente, e non meramente emulativoยป.