ππ π©π’π₯π₯π¨π₯π ππ’ ππ’π«π’πππ¨ π©ππ§ππ₯π πππ₯ ππ.ππ.ππππ: Il perimetro applicativo della scriminante della legittima difesa
Il perimetro applicativo della scriminante della legittima difesa
a cura dellβavvocato Paolo Vincenzo Rizzardi
#art.52c.p. #legittimadifesa
Corte di Cassazione, sez. I penale, sentenza n. 38097 del 28/09/2021 (dep. 25/10/2021).
La difesa legittima, di cui allβarticolo 52 c.p., costituisce una deroga al principio del monopolio statuale dellβuso della forza, giustificata, da un lato, dalla necessitΓ di difendere un diritto proprio o altrui e, dallβaltro lato, dallβimpossibilitΓ dello Stato di porre in essere un intervento tempestivo ed adeguato. Pertanto, il fondamento ultimo della legittima difesa Γ¨ rappresentato dal bilanciamento degli interessi disciplinato dal principio di proporzionalitΓ .
CiΓ² premesso, la pronuncia in commento si concentra sul requisito della necessitΓ della condotta difensiva. La vicenda concreta riguardava lβomicidio che il soggetto P aveva compiuto ai danni dellβindividuo Y. La difesa dellβimputato sosteneva che la condotta omicidiaria fosse scriminata dal ricorrere della legittima difesa. Infatti, si evidenziava che la fattispecie si fosse realizzata in seguito alle minacce che il soggetto Y aveva proferito in danno sia del soggetto P sia della sua famiglia. Inoltre, la difesa sosteneva il ricorrere della c.d. necessitΓ della condotta difensiva ancorchΓ© le minacce siano state pronunciate dalla strada in direzione del balcone dellβimputato, in quanto si riteneva che questβultimo avesse guadagnato la strada spinto dalla necessitΓ di difendere sΓ© e la sua famiglia dalla potenziale aggressione del soggetto Y.
Tale prospettazione, tuttavia, non Γ¨ stata accolta dal collegio.
Preliminarmente, occorre chiarire che tra i requisiti utili ai fini della ricorrenza della scriminante della legittima difesa sussiste quello della necessitΓ della condotta difensiva.
Al riguardo, la dottrina ha chiarito che la condotta difensiva puΓ² essere ritenuta necessaria in presenza dei seguenti presupposti: a) la condotta deve esprimere un effetto neutralizzante rispetto al pericolo dellβoffesa; b) il pericolo non puΓ² essere neutralizzato attraverso una condotta alternativa lecita (commudus discessus); c) il pericolo non puΓ² essere neutralizzato attraverso una condotta difensiva meno lesiva della sfera dellβaggressore.
Pertanto, la giurisprudenza maggioritaria esclude che la condotta tipica possa essere considerata antigiuridica per il ricorrere della scriminante della legittima difesa se sussistono condotte alternative lecite.
Nel caso di specie, la Suprema Corte di Cassazione evidenzia che ben poteva lβimputato non uscire dallβappartamento e richiedere lβintervento della forza pubblica. Invero, il collegio sostiene che βnon era comunque configurabile laΒ legittimaΒ difesaΒ perchΓ© il P., pur avendo concrete e valide alternative di evitare il pericolo (rimanere barricato nella sua abitazione e chiamare la polizia), aveva scelto deliberatamente di accettare la sfida anche discostandosi dai consigli della moglie. [β¦]In quest’ottica, vanno valutati come pretestuosiΒ edΒ infondati i suoi timori β dellβimputato ndr- Β di essere comunque raggiunto all’interno dell’appartamento nonostante la soliditΓ della porta di accesso e del portone dell’edificio e di non avere il tempo necessario per rivolgersi alle forze dell’ordineβ; in merito, la Corte ha, peraltro, escluso lβerrore scusabile.