π‹πš 𝐩𝐒π₯π₯𝐨π₯𝐚 𝐝𝐒 𝐝𝐒𝐫𝐒𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐦𝐦𝐒𝐧𝐒𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐒𝐯𝐨 𝐝𝐞π₯ 𝟏𝟐.𝟏𝟐.𝟐𝟎𝟐𝟐: La sola vicinitas non basta per impugnare i titoli edilizi

La sola vicinitas non basta per impugnare i titoli edilizi

a cura del Cons. Luca Cestaro

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Consiglio di Stato, sez. IV, Sentenza n. 7609 del 31.8.2022

All’esito di una complessa vicenda processuale, in accoglimento di un’opposizione di terzo, il C.d.S. riforma la propria Sentenza con cui aveva annullato un titolo edilizio all’esito del ricorso proposto da alcuni vicini di casa. Nel processo in esame, mediante opposizione di terzo, il soggetto che era contitolare del titolo edilizio annullato, mai evocato nel precedente giudizio, contesta l’ammissibilitΓ  del ricorso per insussistenza originaria dell’interesse ad agire.

La descritta vicenda processuale rappresenta con nitore il mutamento della giurisprudenza quanto all’interesse necessario al fine di proporre un ricorso avverso un titolo edilizio.

La Sentenza dell’Adunanza plenaria n. 3/2022 ha chiarito che la vicinitas (i.e. la vicinanza delle proprietΓ  del ricorrente agli immobili asseritamente abusivi) non Γ¨ sufficiente, ma che Γ¨ necessario evidenziare uno specifico interesse a ricorrere radicato dall’effettiva utilitΓ  che la parte ricorrente puΓ² ritrarre dal ripristino dello status quo con la demolizione del manufatto abusivo.

In caso contrario, l’azione giudiziaria si qualifica come meramente emulativa e, come tale, inammissibile.

Afferma, in particolare, la Sezione che va β€œvalutato caso per caso se l’eventuale annullamento del titolo edilizio possa comportare effetti di riduzione in pristino rispetto all’opera edilizia, che si rivelino concretamente utili per il ricorrente, e non meramente emulativi, non essendo sufficiente la mera finalitΓ  demolitoria: l’interesse a ricorrere consiste (deve consistere) in un’utilitΓ  ulteriore che il ricorrente mira a conseguire proponendo la sua azione. L’ordinamento non tutela infatti azioni meramente emulative. Si tratta di un principio espressamente enucleato per le azioni a tutela della proprietΓ  immobiliare (art. 833 c.c.), che vale (a maggior ragione) per i ricorsi in materia edilizia”.

Tanto, poichΓ©, come si Γ¨ detto β€œla sola vicinitas e l’identitΓ  del contesto territoriale e urbanistico non sono in grado di superare lo scrutinio di ammissibilitΓ  con riguardo alla sussistenza di un pregiudizio specifico derivante dall’intervento assentito”. Nel caso di specie, il Collegio dichiara, quindi, il ricorso inammissibile poichΓ© non sono stati addotti β€œelementi per suffragare il quid pluris, rispetto alla mera vicinitas, richiesto per il riconoscimento dell’interesse ad agire” e poichΓ© non β€œrisultano evidenze che dimostrino l’utilitΓ  concreta che sarebbe derivata al ricorrente in primo grado dall’eventuale accoglimento del ricorso”.

In altri termini, il ricorrente in primo grado non ha fornito elementi di prova concreta circa il vulnus specifico inferto dagli atti impugnati alla propria sfera giuridica