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La volontร  di (anticipare) la riscossione di un credito nei confronti della P.A. non esclude il dolo di peculato

a cura del Cons. Luca Cestaro

#peculato #dolo

Corte di cassazione, sez.II penale, Sentenza n. 46222 del 16.11.2023

Una dirigente scolastica altera alcuni mandati di pagamento appropriandosi di una somma che, comunque, risultava inferiore al premio di produttivitร  che le sarebbe stato dovuto.

La Corte di appello, pur avendo ritenuto perfezionato lโ€™elemento oggettivo del reato costituito dalla condotta appropriativa, ha escluso lโ€™elemento psicologico โ€“ assolvendo cosรฌ lโ€™imputata – poichรฉ lโ€™agente si sarebbe limitata a riscuotere anticipatamente somme che le erano dovute quale premio di produttivitร  e, comunque, poichรฉ aveva immediatamente riconosciuto la scorrettezza dellโ€™operazione restituendo la somma indebitamente trattenuta.

La Corte di cassazione rammenta che vanno distinti i motivi dellโ€™azione dallโ€™elemento psicologico del reato che, nel caso di specie, non puรฒ che essere qualificato come volontario.

In punto di fatto, la Sezione rileva che le plurime circostanze appena descritte โ€œnon valgono ad escludere l’illegittimitร  volontaria dell’appropriazione e ciรฒ alla luce: dell’inequivocabile indicazione nei mandati di pagamento di false causali, della stessa ammissione dei fatti da parte dell’imputata a seguito di rituale contestazione, della restituzione delle somme effettuata un mese dopo le contestazioniโ€

In punto di diritto, si precisa che il dolo idoneo a sorreggere il delitto di peculato รจ di natura generica; ciรฒ comporta che, ai fini della configurabilitร  dell’elemento soggettivo, โ€œรจ sufficiente che coscienza e volontร  ricadano sulla condotta di appropriazione del denaro o della cosa pubblica di cui il pubblico ufficiale abbia la disponibilitร  per ragioni del suo ufficio, a nulla rilevando i motivi che lo hanno indotto a quel comportamento, in quanto concernenti il momento antecedente del movente a delinquereโ€.

La Suprema Corte, quindi, ribaltando il ragionamento operato nella Sentenza appellata, la annulla e rinvia ad altra Sezione della Corte dโ€™appello.