๐‹๐š ๐ฉ๐ข๐ฅ๐ฅ๐จ๐ฅ๐š ๐๐ข ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ง๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐จ ๐๐ž๐ฅ ๐Ÿ๐Ÿ–.๐ŸŽ๐Ÿ‘.๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ: Lโ€™espressione โ€œsalvi i diritti dei terziโ€ nei provvedimenti edilizi

Lโ€™espressione โ€œsalvi i diritti dei terziโ€ nei provvedimenti edilizi

a cura del Cons. Luca Cestaro

#salvidirittideiterzi #titoliedilizi #condominio #barrierearchitettoniche

T.A.R. Sardegna, sez. I, Sentenza n. 135 del 25.02.2022

1 โ€“ Alcuni condomini impugnano il silenzio serbato dal Comune su una S.C.I.A. presentata per lโ€™installazione di una piattaforma elevatrice su area condominiale finalizzata allโ€™eliminazione di barriere architettoniche.

Il Collegio ribadisce, innanzitutto, la giurisdizione del G.A. ai sensi dellโ€™art. 133 co. 1 n. 3 lett. a c.p.a. nella parte in cui attribuisce alla giurisdizione esclusiva le controversie in tema di โ€œsilenzio di cui allโ€™articolo 31, commi 1, 2 e 3, e provvedimenti espressi adottati in sede di verifica di segnalazione certificata, denuncia e dichiarazione di inizio attivitร , di cui allโ€™articolo 19, comma 6-ter, della legge 7 agosto 1990 n. 241โ€.

La previsione include anche il caso sia un terzo ad adire le vie giurisdizionali per lamentare la lesione subita a causa dellโ€™attivitร  iniziata dal denunciante. Una simile controversia non riguarda esclusivamente le posizioni dei privati; essa si rivolge โ€œinnanzitutto avverso un atto dellโ€™autoritร  amministrativaโ€ e ciรฒ vale anche se poi tale atto โ€œviene censurato deducendo proprio la violazione delle norme dettate in materia di vicinato.Le questioni dedotte non attengono quindi a posizioni di diritto soggettivo ma, proprio perchรฉ collegate allโ€™esercizio (o al mancato esercizio) del potere pubblico, si riferiscono a posizioni di interesse legittimo, di cui non puรฒ che conoscere il giudice amministrativo (in termini: T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 15 aprile 2016, n. 735)โ€.

2 โ€“ Quanto agli obblighi del Comune di accertare la titolaritร  di un diritto reale adeguato a sorreggere la richiesta del titolo edilizio (o, nel caso di specie, la presentazione della SCIA), il T.A.R. ribadisce lโ€™orientamento giurisprudenziale secondo cui sugli enti locali non grava un obbligo โ€œdi effettuare complessi accertamenti diretti a ricostruire tutte le vicende riguardanti la titolaritร  del bene o di verificare lโ€™inesistenza di servitรน o altri vincoli reali che potrebbero limitare lโ€™attivitร  edificatoria richiesta, atteso che il titolo edilizio รจ un atto amministrativo che rende semplicemente legittima lโ€™attivitร  edilizia nellโ€™ordinamento pubblicistico e regola solo il rapporto che, in relazione a quellโ€™attivitร , si pone in essere tra lโ€™Autoritร  amministrativa che lo emette ed il soggetto a favore del quale รจ emesso, ma non attribuisce a favore di tale soggetto diritti soggettivi conseguenti allโ€™attivitร  stessa, la cui titolaritร  deve essere sempre verificata alla stregua della disciplina fissata dal diritto comuneโ€.

3 โ€“ Il T.A.R. precisa, quindi, che il titolo edilizio non incide sui rapporti privatistico-dominicali, in quanto inerisce al rapporto pubblicistico amministrativo tra Pubblica Amministrazione e privato costruttore: esso lascia impregiudicati i diritti degli aventi diritto, titolari di posizioni giuridicamente rilevanti derivanti dalla (eventuale) violazione delle disposizioni del codice civile o dalle norme regolamentari integratrici, che dovranno perรฒ essere fatti valere nelle opportune sedi giudiziali ordinarie. In particolare, lโ€™espressione โ€œfatti salvi i diritti dei terziโ€ contenuta nei titoli edilizi sta appunto a significare che lโ€™Amministrazione certifica la conformitร  dellโ€™intervento alla normativa edilizia e urbanistica, ma non ha responsabilitร  nel caso in cui, malgrado lโ€™espletamento di una sommaria attivitร  di verifica della legittimazione, lโ€™intervento pregiudichi i diritti di un terzo, ad esempio un confinante, che per tutelarsi potrร  ricorrere al giudice ordinario.

4 โ€“ Nel caso specifico, poi, richiamando un orientamento della Corte di Cassazione (n. 30838 del 26.11.2019), il T.A.R. ribadisce il principio di solidarietร  condominiale impone di facilitare lโ€™abbattimento delle barriere architettoniche anche derogando alle norme sulle distanze comuni.