๐‹๐š ๐ฉ๐ข๐ฅ๐ฅ๐จ๐ฅ๐š ๐๐ข ๐๐ข๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐š๐ฆ๐ฆ๐ข๐ง๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐จ ๐๐ž๐ฅ ๐Ÿ๐Ÿ–.๐ŸŽ๐Ÿ–.๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ: Il silenzio assenso si forma anche se la domanda non รจ conforme a legge

Il silenzio assenso si forma anche se la domanda non รจ conforme a legge

a cura del Cons. Luca Cestaro

#silenzio-assenso #requisiti #validitร  #esistenza

Consiglio di Stato sez. VI, Sentenza n. 5746 dellโ€™8.7.2022

Lโ€™interessante pronuncia in commento chiarisce ulteriormente che la fattispecie del silenzio assenso si perfeziona anche in rapporto a domande che non presentino i requisiti richiesti dalla legge per lโ€™esercizio dellโ€™attivitร  di cui si discute.

Il C.d.S. chiarisce che il โ€˜silenzio-assensoโ€™ risponde ad una valutazione legale tipica in forza della quale lโ€™inerzia โ€˜equivaleโ€™ a provvedimento di accoglimento e afferma che โ€œtale ricostruzione teorica si lascia preferire rispetto alla tesi โ€˜attiziaโ€™ del silenzio, che appare una fictio non necessariaโ€.

Lโ€™istituto risponde allโ€™obiettivo di semplificare i rapporti tra amministrazione e cittadini sottraendo lโ€™attivitร  al controllo dellโ€™amministrazione una volta che sia decorso il termine: โ€œil potere (primario) di provvedere viene meno con il decorso del termine procedimentale, residuando successivamente la solo possibilitร  di intervenire in autotutela sullโ€™assetto di interessi formatosi โ€˜silenziosamenteโ€™โ€. Esso รจ un vero e proprio rimedio che lโ€™ordinamento offre al richiedente avverso lโ€™inerzia dellโ€™amministrazione โ€œcome confermato dallโ€™art. 2, comma 9, della legge n. 241 del 1990, secondo cui ยซ[l]a mancata o tardiva emanazione del provvedimento costituisce elemento di valutazione della performance individuale, nonchรฉ di responsabilitร  disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempienteยป. Nello stesso senso depone anche lโ€™obbligo di provvedere (sia pure redatto in forma semplificata) rispetto alle domande manifestamente irricevibili, inammissibili, improcedibili o infondate, sancito dellโ€™art. 2, comma 1, della legge n. 241 del 1990โ€.

Se allora si accedesse alla tesi che โ€˜converteโ€™ i requisiti di validitร  della fattispecie โ€˜silenziosaโ€™ in altrettanti elementi costitutivi necessari al suo perfezionamento, sarebbero vanificati โ€œin radice le finalitร  di semplificazione dellโ€™istituto: nessun vantaggio, infatti, avrebbe lโ€™operatore se lโ€™amministrazione potesse, senza oneri e vincoli procedimentali, in qualunque tempo disconoscere gli effetti della domandaโ€.

La Sezione indica alcuni puntuali ed univoci indici normativi con i quali il legislatore ha chiaramente sconfessato la tesi per cui la possibilitร  di conseguire il silenzio-assenso sarebbe legata, non solo al decorso del termine, ma anche alla ricorrenza di tutti gli elementi richiesti dalla legge per il rilascio del titolo abilitativo:

โ€œi) lโ€™espressa previsione della annullabilitร  dโ€™ufficio anche nel caso in cui il ยซprovvedimento si sia formato ai sensi dellโ€™art. 20ยป, presuppone evidentemente che la violazione di legge non incide sul perfezionamento della fattispecie, bensรฌ rileva (secondo i canoni generali) in termini di illegittimitร  dellโ€™atto;

ii) lโ€™art. 2, comma 8-bis, della legge n. 241 del 1990 (introdotto dal decreto-legge n. 76 del 2020, convertito dalla legge n. 120 del 2020) โ€“ nella parte in cui afferma che ยซLe determinazioni relative ai provvedimenti, alle autorizzazioni, ai pareri, ai nulla osta e agli atti di assenso comunque denominati, adottate dopo la scadenza dei termini di cui agli articoli 14-bis, comma 2, lettera c), 17-bis, commi 1 e 3, 20, comma 1, [โ€ฆ] sono inefficaci, fermo restando quanto previsto dall’articolo 21-nonies, ove ne ricorrano i presupposti e le condizioniยป โ€“ conferma che, decorso il termine, allโ€™Amministrazione residua soltanto il potere di autotutela;

iii) lโ€™art. 2, comma 2-bis โ€“ prevedendo che ยซNei casi in cui il silenzio dellโ€™amministrazione equivale a provvedimento di accoglimento ai sensi del comma 1, fermi restando gli effetti comunque intervenuti del silenzio assenso, lโ€™amministrazione รจ tenuta, su richiesta del privato, a rilasciare, in via telematica, unโ€™attestazione circa il decorso dei termini del procedimento e pertanto dellโ€™intervenuto accoglimento della domanda ai sensi del presente articolo [โ€ฆ]ยป (analoga, ma non identica, disposizione รจ contenuta allโ€™ultimo periodo dellโ€™art. 20, comma 8, del d.P.R. n. 380 del 2001) โ€“ stabilisce, al fine di ovviare alle perduranti incertezze circa il regime di formazione del silenzio-assenso, che il privato ha diritto ad unโ€™attestazione che deve dare unicamente conto dellโ€™inutile decorso dei termini del procedimento (in assenza di richieste di integrazione documentale o istruttorie rimaste inevase e di provvedimenti di diniego tempestivamente intervenuti);

iv) lโ€™abrogazione dellโ€™art. 21, comma 2, della legge n. 241 del 1990 che assoggettava a sanzione coloro che avessero dato corso allโ€™attivitร  secondo il modulo del silenzio-assenso, ยซin mancanza dei requisiti richiesti o, comunque, in contrasto con la normativa vigenteยป; (โ€ฆ)โ€

In un solo caso, il silenzio assenso non si forma ossia quando lโ€™istanza รจ del tutto โ€œinconfigurabileโ€ per non essere neppure aderente al โ€˜modello normativo astrattoโ€™ prefigurato dal legislatore per la formazione della fattispecie.

In conclusione, il silenzio-assenso si forma (quasi) sempre e quindi anche in rapporto a istanze incomplete o non rispondenti ai presupposti di legge, mentre ciรฒ non avviene allorchรจ lโ€™istanza รจ talmente mal predisposta da non essere rispondente al โ€œmodello normativo astrattoโ€ previsto dalla legge per la formazione della fattispecie.